Nel complesso ci prendiamo cura di 4,0 ha di superficie vitata di cui 1,2 ha in affitto. Le vigne sono impiantate con cultivar autoctone come Lacrima, Sangiovese, Montepulciano, Verdicchio oltre a qualche filare di Merlot.
Grazie al microclima favorevole possiamo lavorare con metodi naturali e nella conduzione delle vigne cerchiamo di salvaguardare la biodiversità operando minime lavorazioni: sfalcio dell’erba, lavorazione a file alterne per la semina del sovescio composto da miscuglio multifloreale ed altre essenze, lasciando ampio spazio anche alle erbe spontanee. Il sovescio non viene interrato ma trinciato grossolanamente a fine fioritura così da creare una copertura vegetale del suolo e favorire la presenza di api ed altri insetti.
Potiamo le vigne con metodi che ne permettono la ramificazione riducendo numero e dimensione dei tagli. Sulle varietà con grappoli compatti pratichiamo la sfogliatura precoce per ridurre vigoria, dimensione grappoli e compattezza. Non cimiamo ma accucciamo i tralci. Non utilizziamo concimi ma nutriamo il terreno con i soli sovesci e quando possibile distribuendo preparati biodinamici. Trattiamo solo con zolfo e ridotte dosi di rame coadiuvate da estratti vegetali e di legno e corroboranti minerali.
Rispettare la natura è possibile e doveroso, anche in cantina.
La fermentazione è spontanea e senza controllo della temperatura, non esasperiamo macerazioni ed estrazioni ma cerchiamo di trovare la complessità gestendo la permanenza sulle fecce fini ed i loro lieviti, utilizzando contenitori che non cedano aromi al vino o come nel caso della Lacrima ne attenuino l’esuberanza senza comprometterne l’impronta caratteristica.
Ogni varietà ha la sua peculiarità e va rispettata.